Pietra lavica estratta dalle cave alle pendici dell’Etna: ecco cos’è Nerosicilia, una pietra pregiata, ma anche un brand che su questa pietra ha costruito la sua storia. Nasce proprio dalla terra siciliana e da questa materia naturale, infatti, Nerosicilia, un’azienda che trae la sua forza dal vulcano.
Quello di Nerosicilia è un racconto fatto di passione per il lavoro, grande competenza e costante spirito di ricerca, ma soprattutto è una storia nata da un intenso e autentico legame con il proprio territorio. In Sicilia, il più grande giacimento musivo del mondo, c’è chi ha scelto, anni fa, di riportare alla luce l’antica arte del mosaico. È stato Biagio Amarù, amministratore delegato di un brand con una grande esperienza imprenditoriale siciliana, per anni al servizio dei migliori marchi del mosaico.
La sua è una bella storia di imprenditoria, di passione e di amore per il territorio. Biagio Amarù, infatti, è un visionario ambizioso: sogna di riscattare la “sua Sicilia” e decide che deve fare di tutto per far emergere la vera identità isolana, la sua storia e la sua cultura. Il discorso è ancestrale e la voglia di trovare soluzioni innovative capaci di esprimere al meglio la realtà in cui vive è forte: Biagio Amarù inizia così a ricercare nuovi materiali, disegnare progetti tutti siciliani e consolidare sempre di più lo stretto legame con il territorio e le sue origini. Ed ecco che nasce Nerosicilia.
“Abbiamo introdotto un concetto di artigianato industriale, ossia la capacità di produrre sia pezzi unici che di serie”.
Biagio Amarù, amministratore delegato Nerosicilia
Da qui la collaborazione con due art director siciliani, Massimo Barbini e Giovanni Salerno, e la scelta di usare proprio la pietra lavica dell’Etna estratta dalle cave del catanese.
Dalla lava antica alla materia contemporanea
Non un materiale qualunque, ma una colata antica, che risale al XVII secolo e che viene meticolosamente selezionata in blocchi e trasportata a Comiso, dove viene poi lavorata in forni speciali brevettati ad hoc. Un processo lungo, laborioso, che trasforma la lava originaria grigia rendendola una materia (sempre del tutto naturale) nuova, esclusiva e con volti differenti. Cinque superfici con cinque sfumature diverse: laNera, laRoccia, la enneUno, enneDue e enneTre che si aggiungono alla versione “madre” laGrigia.
Nerosicilia ha la densità della Sicilia e ci parla dei suoi colori, dei suoi profumi e della sua natura forte e selvaggia. Ogni collezione traduce e interpreta l’anima dell’isola e ci offre punti di vista inediti grazie anche alla collaborazione con diverse aziende e designer internazionali, da Piero Lissoni allo studio Jpeglab, da Cappellini a Boffi a Paola Lenti, chiamati a presentare insieme agli artigiani di Nerosicilia nuove visioni di stile.
Materiali naturali, tra arte e design
Anno dopo anno, il racconto che Nerosicilia scrive sulla pietra lavica si allunga e ci regala ispirazioni contemporanee nuove. Plasmare un materiale naturale e tradurre la sua forte personalità in proposte al confine tra arte e design è una scelta decisamente innovativa e si rivela vincente.
Sono i dettagli a parlare e a fare la differenza: il vetro riciclato, recuperato dai monitor di pc e tv, inventa decori unici e si mescola alla lava creando diverse sfumature cromatiche, mentre i tagli diversi delle lastre regalano grafiche compositive inaspettate. Come quelle di Piero Lissoni, che con la collezione Palazzo rievoca con un linguaggio stilistico nuovo i pavimenti tradizionali in legno e marmette e trasforma gli stilemi classici in una sorta di preziosa filigrana di lava. O iRicami dello studio Jpeglab, dove sono pizzi e merletti a disegnare superfici sensuali e cangianti. Nelle mani di Paola Lenti, invece, la lava si trasforma in un grande Origami, un pavimento inedito che si decora da sé grazie alle incursioni di lava ossidata e ai toni vibranti delle lastre eterogenee.
Anima e carica estetica

Le potenzialità creative di Nerosicilia sono infinite e il risultato, oggi, è sotto gli occhi di tutti: superfici straordinarie che, sotto una forte carica estetica, offrono indiscutibili prestazioni tecniche. Merito, certamente, delle elevate qualità e della versatilità stilistica della pietra lavica.
Ma è soprattutto l’anima di questo materiale a dare valore alle collezioni. Il nome stesso Nerosicilia è un chiaro legame con il territorio e con un vulcano conosciuto in tutto il mondo come patrimonio dell’Unesco. “Nero come la lava appena raffreddata, Sicilia come la fonte da cui tutto trae origine” spiega orgoglioso Amarù.
Quello che si riesce a fare con la pietra lavica dell’Etna non si può fare con altre pietre laviche. Da qui l’unicità di un prodotto assolutamente Made in Italy, anzi Made in Sicily, che ha saputo superare i confini nazionali e arrivare oltreoceano. Un esempio su tutti? È di Nerosicilia una delle prime facciate in pietra lavica di New York.