La pietra lavica di Nerosicilia viene estratta alle pendici dell’Etna da una colata antica, risalente al 1600, meticolosamente selezionata in blocchi che vengono tagliati e lavorati in forni speciali brevettati ad hoc. Un lungo e laborioso processo porta la materia ad alte temperature, consentendo di ottenere, in base ai diversi gradi di cottura, differenti ed esclusive finiture che, di anno in anno, grazie alla collaborazione con diversi designer internazionali, vengono plasmate e tradotte in nuove visioni di stile.
Come quella proposta da Rodolfo Dordoni, che in occasione del Salone del Mobile 2019, interpreta per la prima volta le peculiarità della pietra lavica attraverso la collezione Gemme, un progetto dal forte impatto estetico.
L’architetto e designer ha chiesto a Nerosicilia di utilizzare una pietra molto porosa, il cosiddetto occhio di pernice, che corrisponde alla colata lavica più recente e superficiale. L’obiettivo è stato quello di impreziosire la pietra con delle colature di vetro riciclato che non si fermano in superficie ma riempiono la materia penetrando attraverso i pori che la caratterizzano. L’occhio di pernice, grazie al suo colore chiaro, conserva le diverse tonalità che il vetro le conferisce, assume esso stesso diverse sfumature cromatiche e presenta così delle gemme preziose incastonate al suo interno. In questo modo Dordoni sfrutta la caratteristica di porosità della pietra e, attraverso la tecnologia messa a disposizione da Nerosicilia, ne valorizza la singolarità.
Nuove sinergie creative ma anche collaborazioni consolidate: al Salone Nerosicilia presenta Palazzo 700, la nuova serie di decori della collezione Palazzo, disegnata nel 2018 da Piero Lissoni. Nata con l’intento di rievocare con un nuovo linguaggio stilistico i pavimenti della tradizione in legno, la collezione Palazzo usa i toni caldi, scuri della pietra lavica che, lavorata da Nerosicilia con serigrafie in vetro lucido, trasforma gli stilemi classici in una sorta di preziosa filigrana di lava. Per Palazzo 700 sono proposte tre superfici – laNera, enneUno e la enneDue (quest’ultima mai utilizzata per i decori) – e tre nuovi decori 40x40cm, proposti nei due colori bianco e nero.
A Milano Nerosicilia presenta, inoltre, la nuova collezione Drawings, disegnata da Massimo Barbini e Giovanni Salerno di Jpeglab Studio.
Da sempre gli artisti, a un certo punto della loro ricerca, hanno affrontato e omaggiato le opere di altri artisti del passato o contemporanei. Basti pensare a Picasso con l’opera “Las Meninas” di Velazques, che a sua volta si è ispirato al “Il ritratto dei coniugi Arnolfini” di Van Eyck, oppure a opere contemporanee come le sculture dell’artista londinese Ryan Gander che recentemente ha riproposto in modo diverso le sculture di Sol LeWitt della serie “Incomplete Cube Sculptures”, presentate per BASE/Progetti per l’Arte, a Firenze. Così nasce il progetto “Drawings”, ispirato ai “Wall Drawing” di Sol LeWitt.
“Abbiamo pensato che la pietra lavica di Nerosicila potesse essere il nostro muro su cui disegnare forme lineari, archi e linee, minimali e universali. Un’interpretazione dell’opera di LeWitt attraverso una materia prima naturale, la lava, che si fonde con la polvere di vetro riciclato dai monitor tv e pc dismessi.”
Tecnica: serigrafia con vetro riciclato (monitor pc e tv) su Nerosicilia – Installazione Salone del Mobile: 320x480x2cm – Installazione Fuori Salone Interno 18: 320x200x2 cm
FuoriSalone
Non solo Salone. I tre brand sono presenti a diversi appuntamenti del FuoriSalone:
- – Interno 18, Via Solferino 18
- – “La Porta dei Sognatori Human Spaces”, Università Statale di Milano, Via Festa del Perdono 7
- – Evento IN SCENA di Paola Lenti, spazi industriali di Via Orobia 15
- – Surfaces Partner presso Boffi, Via Solferino 11
Tre brand e un’unica filosofia
Produrre in serie, avvalendosi dell’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, ma con la cura rigorosamente artigianale riservata al pezzo unico e nel pieno rispetto dell’ambiente. È questa la filosofia di artigianato industriale che da sempre anima Nerosicilia e Mosaicomicro, i due brand siciliani che lavorano rispettivamente la pietra lavica e il vetro riciclato per dare vita a superfici di alto valore tecnico ed estetico. Due percorsi produttivi accomunati dal profondo amore per il territorio e le sue risorse, che sono cresciuti grazie ai continui investimenti in ricerca e innovazione e hanno allargato via via i propri orizzonti, arrivando a offrire nuovi e molteplici spunti creativi al mondo dell’architettura e del design.
L’evoluzione continua e la famiglia di Nerosicilia e Mosaicomicro si allarga con Pietrapece, un nuovo brand dove un’altra pietra autoctona diventa fonte di ispirazione per originali creazioni artistiche. Tre marchi, tre materie, tre tipologie di prodotto, ognuna con un’identità forte e riconoscibile, riunite dal comune valore ispirativo di artigianato industriale.
Un concetto trasmesso anche dallo spazio espositivo del Salone del Mobile, progettato da Rodolfo Dordoni, strutturato in tre aree distinte per far emergere le differenti peculiarità dei brand.
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